Chi Siamo
La nostra cucina
I nostri piatti nascono dalla collaborazione tra lo chef ed un nutrizionista, sono sani, con i sapori "casalinghi" di una volta, i tipici piatti della dieta mediterranea. Un'ampia scelta di pesce proveniente mari italiani e da allevamenti nazionali viene lavorato dal nostro chef con mano sapiente per enfatizzarne sapori e profumi.
Il nostro forno sempre aperto a pranzo e cena ci regala pizze con impasti a lunga lievitazione da farine non raffinate e l’attenzione per i prodotti freschi e di stagione ci accompagna anche in pizzeria.
Perché l’esperienza di Pizzorante possa essere fruibile a tutti, la nostra carta conta numerosi piatti senza glutine, vegani e vegetariani
La bussola del gusto: sapori dal Piemonte
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Giuseppe Scognamiglio
Classe 2005
Arriva al Pizzorante con uno stage formativo del Salotto e Fiorito di Rivoli in corso di qualifica addetto alla ristorazione indirizzo Sala Bar.
Alla fine del percorso dopo la qualifica gli viene offerto un tirocinio formativo che accetta e porta a termine con successo lo scorso Dicembre.
A Gennaio 2023 viene inserito nello staff di Pizzorante con un contratto di apprendistato professionalizzante.
Elemento brillante di origini partenopee con un carattere schietto, scanzonato e solare appropriato alla sua veste di cameriere.
E’ entrato in sintonia con il gruppo di lavoro da subito e particolarmente portato all’interazione con il cliente che apprezza il suo modo di rapportarsi.
La sua giovane età e la crescita professionale già evidente lo rende appetibile ad una rapida carriera nel settore parallelamente all’acquisizione di esperienza che non dovrà sottovalutare.
L’origine del piatto, detto anche “Bollito sette tagli”, sembra che sia legata alla secolare consuetudine dei mercati di bestiame piemontesi. Nel corso del tempo, verosimilmente per via della sua grande bontà, si sarebbe diffuso anche in altre parti d’Italia, sebbene attualmente in pochi riescano a prepararlo in maniera completa.
È a partire dai primi del Novecento che il Bollito diviene un piatto solenne, presentato ai grandi banchetti familiari o consumato con gli amici. Tra i piatti preferiti da Camillo Benso Conte di Cavour, di cui conosciamo l’amore per la buona tavola a cui attribuiva anche virtù diplomatiche, il “Gran Bollito Piemontese” piaceva molto a Vittorio Emanuele II, noto buongustaio e ottimo bevitore, oltre che superbo cacciatore.
La ricetta del Gran Bollito è molto controversa ma, secondo la tradizione ripresa da Giovanni Goria con l’Accademia Italiana della Cucina che l’ha ricostruita, è imprescindibile seguire la regola dei sette tagli, dei sette ammennicoli e delle sette salse.
Occorre anzitutto “un soggetto adatto”: vitello di razza piemontese, “della fassone” o “della coscia” o “dal culo triplo”, ben alimentato, di buon carattere, tranquillo e che non abbia mai lavorato.
La carne, ben frollata, va cotta tutta insieme – scrive l’Accademia – “così certi pezzi sono più morbidi, certi più croccanti , è un pregio”, immergendola in acqua già bollente, poco salata “si ritocca alla fine”, con dentro il mazzo dei profumi “rosmarino, aglio, lauro, sedano, cipolla, gambi di prezzemolo” e tirata su al momento del servizio.
Il Fritto Misto alla Piemontese è un piatto tipicamente invernale, preparato spesso in occasione delle festività.
È una ricetta che profuma di antiche tradizioni popolari, che riporta con il pensiero al tempo in cui i contadini macellavano le bestie in casa “in proprio” e le famiglie si dividevano poi equamente i vari tagli di carne.
A Pizzorante lo trovi rispettoso delle tradizioni ed all'insegna delle nuove esigenze alimentari , con o senza frattaglie e nella versione GlutenfreeIl detto “del maiale non si butta via niente”, trova conferma nella storia del fritto misto: oltre a dividersi i tagli di carne più pregiati, le famiglie conservavano e consumavano anche le restanti parti dell’animale, le frattaglie in particolare.
Il Fritto misto è un piatto intoccabile per i monferrini e i piemontesi tutti, tanto che è stata addirittura fondata la Confraternita del fritto misto alla monferrina, l’Accademia della Fricia, che ha sede a Crea e il nobile scopo di custodire l’antica tradizione di questo piatto intramontabile.
Il fritto misto alla monferrina richiede tempi di preparazione molto lunghi, per questo non è così facile trovarlo nel menù dei ristoranti.
Un’utima sfida…… la pandemia, che ha sconvolto la vita di tutti. Sulla nostra strada sono apparse ombre che hanno messo a dura prova il nostro entusiasmo.
Ma anche a 60 anni e senza mai averlo fatto prima, non ci sono volute molte parole prima di decidere di montare sul nostro furgone per portare le nostre prelibatezze e le nostre piccole attenzioni direttamente nelle vostre case.
La combinazione di mille timori e forse un po' di incoscienza ha portato alla nascita del nostro servizio Delivery con un cuore da ristoratore, che ci ha permesso di stare accanto ai nostri clienti affezionati e di conoscerne di molti nuovi.
Pizzorante è tra i pochisimi delivery che consegna prodotti Gluten-free, vegani, e vegetariani!!
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